Ci dirigiamo all’imbarco
sul nostro volo American Airlines , gruppo 3 destino
Miami , con la
speranza di trovare un sedile non difettoso che si possa inclinare.
Inizia il rumbo dei motori il nostro vicino di fila è giá
addormentato prima ancora che l’aereo sia partito , si è sparato non se che
tipo di sonniferi peró sta di fatto che
lo rivedró svegliarsi solo alla fine delle quasi 10 ore di volo.
Io come sempre invece sveglio come un grillo per tutta la
durata del viaggio a farmi compagnia un libro di Camilleri, un ebook con 200
libri, il mio laptop e il lettore mp3…mia moglie dopo aver passato il pranzo è giá bella che addormentata.
Durante il volo gli immancabili film offerti dalla compagnia
e i titoli sono tutto un programma : Capitan American e un altro film sempre
della Marvelcon protagonisti ancora Capitan America , Iron Man , Hulk , di cui
non ricordo il titolo , aperitivo del
famoso orgoglio americano che ci attende al nostro arrivo in USA .
Finalmente arriviamo a Miami .
E arriviamo al solito lungo interminabile controllo della
dogana , quasi due ore tra file e controlli , che a mio modesto parere un buon
50 % di questi controlli risultano essere inutili e dico di piú ridicoli;
ridicoli vi dico
anche il perché : passato il primo normale controllo , dobbiamo passarne un
secondo , sfiga vuole che becchiamo la fila dove cé il ragazzino neo assunto
che vuol far bene il proprio lavoro , mentre nelle altre file funzionari
attempati fanno scorrere velocemente i passeggeri, questo ragazzetto blocca tutti coloro presenti nella sua fila
per sottoporli ad alcune domande , arrivato il nostro turno inizia a farci
domande , su cosa avessimo in valigia , ..avrei voluto tanto dirgli “niente di
che ..giusto un pó di tritolo , qualche busta con antracite , qualche bomba …
sa le solite cose” , ma con questi qui è meglio non scherzare.
Spieghiamo al ragazzetto che siamo in viaggio di nozze e che
per tanto abbiamo cose normali : mutande , calze , etc …
Il tipo con fare serio , ci chiede : Please look me the
ring! ( Per favore fatemi vedere l’anello) … e noi come cretini glielo abbiamo
anche fatto vedere e ci ha fatto passare.
Ma se non lo avessimo avuto ? visto che ci siamo sposati in
comune ci avrebbe bloccati per un controllo per questa
“anomalia”?………….Americani
All’aeroporto , facciamo conoscenza con una caratteristica e
usanza molto tipica degli USA : l’aria condizionata a palla!!Tanto da
obbligarci a metterci un maglione ;
ma all’uscita dall’aereoporto siamo invece costretti a togliercelo immediatamente per il caldo e
l’umiditá elevata.
Noi siamo nati e cresciuti a Cagliari e viviamo a Barcelona
, quindi di convivere con caldo e
umidità ne sappiamo qualcosa , ma
Miami è qualcosa di veramente insopportabile America ..per fortuna c’è
l’aria condizionata del taxi che ci porta in albergo a darci
sollievo….naturalmente a una temperatura a –20gradi
Tempo di lasciare le valigie e rinfrescarci un poco e
andiamo subito alla scoperta di Miami Beach.
Se non fosse per le bandiere a stelle e striscie che
sventolano in ogni angolo della cittá verrebbe da pensare di essere arrivati
nella Cuba degli anni precedenti alla rivoluzione castrista per la vegetazione
, i colori degli edifici ,i visi delle persone ,la musica che fuori esce dai locali e dai ristoranti , non mi
sorprenderebbe trovare un immagine del CHE come monumento.
Gli edifici a differenza di Miami City son quasi tutti bassi
e dai colori pastello , passeggiando ti
vengono in mente alcune scene di film come Donny Brasco , Scarface , Miami Vice
e come mi sucesse a New York (descritto in un post) non posso che non dire
…cazzo è proprio cosí come si vedeva nei film.
L’inglese qui è la seconda lingua è sempre quella ufficiale
ma quella piú parlata è indubbiamente
lo spagnolo visto che qui la maggior parte della popolazione è di
origine ispanica.
Il giorno successivo dopo un altro piccolo giro per Miami
Beach ci prepariamo per andare alla nostra seconda destinazione Los Angeles ,
il cielo è ancora scuro e piove ed io sto giá pensando a quello che mi potrebbe
aspettare durante il volo , ma dopo un paio di ore , come capita da queste
parti , il cielo si apre e si colora di un celeste Miami con qualche
spennellata di bianco.
All’aereporto , ci rimettiamo i maglioni e ci dirigiamo
all’imbarco per Los Angeles , solito volo American Airlines , solito gruppo 3 ,
stessi film di merda , e altre quasi 6
ore di volo.
Arrivati a Los Angeles ci dirigiamo subito con le nostre
valige nella zona del noleggio auto dove un bus shuttle ci accompagnerá agli
uffici dell’Alamo dove abbiamo prenotato l’auto.
All’agenzia Alamo incontriamo i primi personaggi noti :
Nicola Ventola ( ex calciatore dell’Inter) e sua moglie Kartika ( la famosa
madre natura di Ciao Darwin) anche loro per noleggiare un auto.
Tempo 30 minuti e 600 dollari (per 10 gg + navigatore)
pagati con carta di credito ( unica volta che è stata usata visto che per tutti
i successivi pagamenti abbiamo tranquillamente usato ovunque la carta di debito
senza problemi) ed eccoci con una
Chevrolet Impala nera con cambio automatico ( negli Stati Uniti tutte le auto
hanno il cambio automatico) , non un auto ma bensí un sommergibile.
Fuori dimensioni
rispetto alle normali auto di standard europeo ma per lo standard
americano risultava essere una normale
utilitaria.
Impostiamo il navigatore e in 5 minuti siamo in mezzo al
traffico di Los Angeles.
Considerate una cosa da quando sono a Barcelona avró guidato
2 , massimo 3 volte e forse neanche in mezzo al traffico , in Sardegna la
strada piú grande sará la SS 131 che ogni tanto ha tratti a 3 corsie il resto è a 2…pensate me povero pirrese ,
con un auto lunga come un sommergibile
, a Los Angeles , in mezzo al traffico , in un auto strada a 6 corsie
che a tratti diventano 8 , con auto che sembrano dinosauri che ti passano a
destra e sinistra e nonostante la tua bella sberla di auto ti senti una
formichina in mezzo ad una mandria di bufali in fuga…..tradotto PANICO!
Dimenticavo di presentarvi i nostri nuovi compagni di viaggio Kit (la nostra Chevrolet) e Anna (
il navigatore.. come l’assistente del sito Ikea).
Ma per fortuna l’americano alla guida non è come l’italiano
o lo spagnolo è molto piú paziente e non ha la mano costantemente attaccata aal
clacson bensi ha la mano costantemente occupata a bere qualche milk shake.
Scopriamo giá dal primo arrivo che a Los Angeles dovremmo
convivere con il traffico e e capiamo subito
perché le auto siano grandi come
case ed hanno ogni tipo di confort, perché alla fine con il traffico che cé
..in auto ci passi metá delle tue giornate.
Arriviamo al motel , finalmente !! Prova guida Aeroporto –
Motel superata ! Devo dire peró che pensavo fosse molto piú complicato invece è
stato tutto abbastanza scorrevole.
Durante il percorso dall’aeroporto al motel di Sunset
Boulevard ci rendiamo conto che Los Angeles è vastissima ed è impossibile
poterla girare a piedi , la rete metropolitana inoltre causa presenza di
terremoti costanti nella zona è poco sviluppata , ma anche quella dei bus non è
granché , durante la nostra permanenza era quasi raro incontrare bus di linea,..Tutti
qui si muovono in auto e anche i turisti se vogliono visitare la cittá devono
per tanto muoversi in auto per poter visitare la cittá.
La notte facciamo un breve giretto per Sunset Boulevard
…siamo ad Hollywood!!!!!!
Il giorno dopo vista la vicinanza con il nostro motel ci
dirigiamo a piedi a vedere la Walk of Fame , il teatro Kodak ( dove si celebra
la presentazione degli Oscar) il teatro
cinese dove si possono vedere le famose lastre con i calchi delle mani e dei
piedi e autografo di personaggi quali Morgan Freeman , John Wayne e tantissimi
altri .
Veniamo a conoscenza
che quello di lasciare le proprie impronte delle mani e dovuta al fatto
che una vecchia attrice dei primi del 900 , mentre stava camminando
inciampó e cadde su un punto dove era stato da poco posto
del cemento fresco , nel cadere rimasero le impronte delle mani sulla lastra di cemento e da questa caduta prese vitá l’usanza di far lasciare ai
grandi attori l’orma delle proprie mani.
Una grande delusione fu Il teatro Kodak , prendete il teatro Ariston di SanRemo quando
non cé il festival affascina quanto il cinema Ariston di qualsiasi cittadina d’Italia , ma durante il periodo del
Festival con tutto l’ambiente e gli addobbi sembra trasformarsi nell’Operá di
Parigi.
Lo stesso per il teatro Kodak , visto cosí , non dice
proprio nulla ma sicuramente
durante il periodo della consegna degli
Oscar tutto l’intorno deve essere incredibilmente spettacolare , al lato
del Teatro Kodak cé un centro
commerciale da dove é possibile vedere la famosa collina con la scritta Hollywood.
Ed eccola li la
scritta Hollywood !!!,la famosa scritta che per tanti anni avevamo solo
visto in centinaia di film e telefilm
davanti a noi , cosí come è ,
uguale a come l’aspettavamo !!!
Il potere del cinema e della televisione che hanno
trasformato 9 lettere a carattere cubitali , messe li da una compagnia
edile per pubblicizzare la vendita di
complessi edilizi in uno dei simboli turistici piú forti e importanti nel mondo
.
9 Lettere che competono con opere come il colosseo , le
piramidi , l’empire , la torre eiffel , da essere cosí tanto potenti e conosciute che capisci la realtà e quel che
è Los Angeles , una cittá che soprattutto a
causa dei continui terremoti passati ,presenti e futuri , ha ben poco da
mostrare , ma ha una cosa che nessun altra cittá possiede : il cinema , le case
cinematografiche e discografiche ;
ed il cinema è fatto di attori e registi che hanno creato il mito di Los Angeles
Hollywood , Beverly Hill con la sua Rodeo Drive ( che altro non è che un centro
commerciale di grandi firme dove tutti vanno con la speranza di incontrare
qualche vip a fare shopping) la scritta
Hollywood , la Walk of Fame , tutti “monumenti” che hanno valore piú per l’aurea
che l’avvolge che per il loro valore in
se.
Los Angeles è Los Angeles perché fin da piccoli siamo cresciuti con il suo mito , affascinati dal
da quel nome Hollywood , che sembra un luogo irraggiungibile , un odierno Olimpo dove solo possono
risiedere gli dei del cinema.
Poi quel mito a poco a poco si sgretola con la realitá di
una cittá in cui devi mettere in conto che piú della metá del tempo la passerai
in auto per via del traffico (pensate che anche le pubblicitá televisive dei
fast food come Burgher King e Mc Donald mentre da noi mostrano famiglie
sorridenti che si recano nel fastfood qui invece li mostrano sorridenti e allegri che mangiano direttamente
dentro l’auto) e con la contaminazione che non ti permette di godere
delle belle giornate di sole , anzi ti obbliga a preoccuparti per la tua pelle.
Terminiamo il giro visitando la famosa Beverly Hills , il suo quartiere residenziale .Per
vostra info la famosa casa dei Walsh non si trova a Beverly Hills ma bensí in
un altro paesini nei dintorni di Los Angeles.questo è l’indirizzo .1675
E.Altalena dr, Altalena se avete tempo da perdere e volete visitarla ..tenendo
sempre conto del solito traffico.
La mattina successiva lasciamo il nostro motel che ricorda
un poco del telefilm Melrose Place e ci dirigiamo verso Venice Beach , Santa Monica
e Malibú .
Le prime due località sono a circa 1 ora di auto ( traffico
permettendo come sempre) , passando per Beverly Hills.
Venice Beach è proprio la cartolina di quel che ci si
aspetta di incontrare in una spiaggia Californiana , hippies , culturisti che
si esercitano nelle palestre sulla spiaggia, gang che ballano hip hop, skaters
, atleti che giocano 3 contro tre a basket , sufisti , skaters , persone che fanno footing, fighette alla
Paris Hilton che portano a passeggio il cane , insomma California…tutto ció in
una sola strada che da davanti ad un immenso spiaggione con reti da beach
volley e le casette dei Baywatch ( no abbiamo visto nessuna Pamela Anderson o
simile) .
Venice Beach non é solo una cittadina è uno stile di vita
dove convivono nello stesso luogo fumatori di mariuana (in California è legale
per uso terapeutico farmaceutico) , sportivi , salutisti, tutti convivono in
simbiosi e sintonia è uno spettacolo .
La cittádina che
diede i natali a Jim Morrison e al icona californiana Hulk Hogan ci ha fatto
assaporare cosa era quel mito della California , fatto di sole , libertá ,
sport e colori Lasciamo questo splendido luogo per dirigerci a pochi Kilometri
, anzi a poche miglia di distanza verso Santa Monica .
La cittadina apparentemente sembra essere molto piú tranquilla di Venice Beach , piú
adatta a famiglie e a persone che cercano maggior tranquillità per staccare dal
caos di Los Angeles , per chi ha voglia di godersi la spiaggia e non la
confusione di Venice , ma vale comunque la pena visitarla per assaporare il
profumo dell’Oceano Pacifico e la sua splendida atmosfera.
Convinti che Malibú si trovasse a pochi silometri da Santa
Monica ci dirigiamo nella mitica cittá dei surfisti invece il luogo è
abbastanza distante , ma la strada che costeggia il mare merita tutti quei
kilometri , di tanto in tanto durante il tragitto non sappiamo se per scherzo o
fossero reale , ci imbattemmo in alcuni
cartelli stradali che allertavano su possibile
pericolo di tsunami.
La strada che porta a Malibú è incredibile alla vostra
destra avete il Pacifico che bagna le immense spiagge e sulla destra le
montagne , con un via vai di furgoncini carichi di surf , surfisti che si dirigono o che abbandonano la spiaggia
con sottobraccio la loro tavola , siamo nel regno dei surfisti per eccellenza e
nonostante il mare fosse “calmo” ( non voglio immaginare cosa possa essere
quando è agitato) ne vediamo a centinaia
in acqua ad aspettare la famosa onda.
Lasciamo Malibú al tramonta che rende ancor piú spettacolare
il panorama attorno a noi e ci dirigiamo verso il motel per passare la
serata al mitico Rainbow il famoso
locale noto per essere frequentato dai piú famosi rocker come Axel Roses , Bon
Jovi , Lenny Kravitz.( è il locale che si puó intravedere nel video Novemebr
Rain dei Guns).
Ingresso 10 dollari con due consumazioni neanche tanto caro.
Il Rainbow non è un granché è un normale bar ristorante , frequentato in prevalenza
da Metallari , ma da una certa illusione vedere le foto dei frequentatori su una parete , dagli
Aereosmith ai Motley Crue ai Guns ‘n Roses e speriamo che possa comparire
almeno uno di loro proprio in quell’istante.
Ci aspettavamo un locale super fashion, invece a parte il
bar con i divani in tipico stile americano il resto è fatto di normali tavoli e
sedie di plastica , ma con un ambiente fantastico.
Giusto di fianco al Rainbow si trova il mitico Whisky Go GO
, luogo dove suonarono tra l’altro di Doors i Clash e tantissimi altri noti
gruppi , il giorno peró niente di eccezionale , suonava un gruppetto a noi
sconosciuto ma credo abbastanza famoso alle teenageres vista la lunga fila
fatta di sole ragazzine con quaderno
per l’autografo.
Se visitate Los Angeles non potete non visitare gli
Universal Studio il costo del biglietto è caro circa 70 dollari ma ne vale la
pena , alla biglietteria cercheranno di
piazzarvi un ingresso VIP da 103 dollari , ma vi consiglio di prendere quello
da 70 dollari.
Ci prepariamo per lasciare
Los Angeles ma prima facciamo rifornimento di acqua e viveri
e pieno di benzina per affrontare il
viaggio verso Las Vegas attraversando la Death Valley.
Solito traffico per poter uscire dalla cittá degli angeli ed
eccoci entrare nella statale 15 , che non lasceremo per le prossime 5 ore.
Quasi 400 miglia , sembrano pochi , ma non sono KM sono
miglia quindi quasi il doppio.
La statale 15 è una semplice due corsie , con tutto attorno
il nulla del deserto , ogni tanto ci troviamo a sorpassare qualche camion , che
piú che camion sembrano essere treni .
Sembra non esserci traccia di nulla , soprattutto controllo da parte della polizia.
Giusto in tempo di fare questa affermazione ed ecco spuntare
dal nulla , nascosta nel fossato che divide le due carreggiate , un auto della
polizia che richiede ad un automobilista di affiancarsi e fermarsi.
Prima pausa per fumare una sigaretta ( negli stati uniti è
vietato fumare durante la guida…puoi mangiare , bere , cucinare , ma fumare
no!) e sgranchirci un’pó le gambe che
ecco che scopriamo cosa è il deserto della Death Valley:
45 gradi , se non di piú , un caldo secco che ti arde ,
accompagnato da un vento caldo , che sembra l’aria calda sparata da un phon .
Senti la pelle e labbra come ardere e tutto il corpo seccarsi come una pianta .
Ti guardi attorno e pensi cazzo non mi vorrei trovare neanche
un istante a dover percorrere questo deserto a piedi neanche fossero 100 metri.
La seconda pausa la facciamo in un area di sosta dove è
possibile vedere l’immenso spazio desertico attorno a noi , qui la temperatura
è ancora piú alta e il vento effetto phon piú continuo e caldo, le zone d’ombra
sembrano realmente delle vere e proprio oasi di piacere.
Terminata la sosta andiamo dritti verso Las Vegas , prima
peró ci fermiamo in un outlet giusto alle porte della cittá …. Anche se andate
con buoni propositi , se decidete di andare a
Las Vegas riusciranno a spillarvi in qualche modo dei soldi .
Arriviamo e tutto sembra essere un immenso parco giochi , Il
Cesar Palace con il suo finto Colosseo , Il Venice Hotel con i suoi canali ,
torre Eiffel , tutto è incredibile.
Al calare del sole Las vegas diventa incredibile potrá sembrare pacchiana , tarocco , ma è
uno spettacolo esserci e vedere tutto questo spettacolo di luci e
pailletes .
La cittá del peccato dove tutto è possibile , pagando !! è
un Luna Park per adulti … ragazze semi nude che pubblicizzano il proprio streap
club , discoteche ad ogni angolo , gioco d’azzardo 24 su 24 , possibilitá di fumare all’interno dei casinó , ció non
bastasse ogni hotel realizza degli spettacoli gratuiti per poter attirare i turisti
ai propri casinó
In questa cittá il valore dei soldi è nullo , persone che
giocano e perdono soldi come se niente fosse ;
Las Vegas è una cittá che non cé , è li in mezzo al deserto
, ma è come il parco giochi di Pinocchio e Lucignolo , la notte ti diverti
all’impazzata , hai la sensazione che non vuoi piú andartene da questa cittá ,
la mattina con la luce ti rendi conto del pericoloso che è stare in questa
cittá .
Come ho detto Sin City è la cittá che non cé , non vedrete
mai , una persona di fretta andare a lavoro o un genitore accompagnare i propri
figli a scuola , vedrete solamente via vai di turisti che gironzolano tra i
vari casinó e i negozi di grandi firme.. spendere i loro soldi .
Se siete mai stati a Lloret de Mar o Ibiza , Las Vegas é una
versione di queste cittá peró in stile americano ovvero moltiplicato per 100 , costruita dalla Mafia nel mezzo del
deserto per poter riciclare in forma “legale” i soldi fatti in maniera
“illegale” deve per forza di cose
essere tamarra e non avere proibizioni altrimenti per quale motivo una persona
dovrebbe attraversare il deserto per visitare una cittá come tante ? Invece
l’antiproibizionismo di Las Vegas è proprio la sua principale attrazione turistica principale ;
costruita in mezzo al nulla per soddisfare le perversioni
della popolazione americana e
ingrassare in maniera “legale” il portafoglio della mafia e non crediate che si
tratti di una sola cittá per soli addio al celibato o feste per uomini , Las
Vegas vuole prendere tutto , famiglie , single , ragazze , anziani con proposte
per qualsiasi etá e per qualsiasi personalitá ..perché da Las Vegas non te ne
puoi andare senza aver speso soldi …..e tutti devono poter venire a Las Vegas a
spendere i propri soldi .
I soldi non li puoi solo spendere al casinó o in uno streep
club come tutti possono pensare , ma anche
in altri modi : acquisti in un outlet , in un ristorante , in un musical
un concerto o un incontro di boxe.
da Las Vegas non
andrai via senza spendere.
Il penultimo giorno a Las Vegas decidiamo di visitare la Valley of Fire e a Lake Med…la Valle el
Fuoco , dopo aver capito del perché chiamavano Death Valley (La Valle della
Morte) il deserto attorno a Las Vegas , ho paura di quel che potrei
incontrare..nella Valle del Fuoco .
Il luogo è ha circa un ora da Las Vegas e vi dico la veritá
durante il percorso in auto cosí come durante l’attraversata della Death Valley
…una voce costante dentro la mia mente continuava a connettarsi telepaticamente
con la nostra KIT :
NON COMBINARE SCHERZI … NON FARMI SCHERZI !! PROPRIO QUI
Perché probabilmente avremmo passato il resto dei nostri
giorni di viaggio in quel punto abbandonato dal mondo .
La Valley of Fire è una zona desertica il proseguimento del
Gran Canyon , dove lo rocce hanno un particolarissimo color rosso , viste e
riviste in tantissimi film .
Il caldo accompagna il paesaggio cosí come i serpenti , nel
caso visitate la zona state attenti alle zone d’ombra e ovunque mettete i piedi
…non fa piacere vedere i denti di un serpente a sonagli ..comunque le guide vi
informeranno dei pericoli e dei tipi di animali presenti nel parco : serpenti ,
scorpioni , puma ----liberi.
Sembra di essere sulla luna ..difatti non mi sorprenderebbe
se le immagini dello sbarco sulla luna , secondo la teoria complotista , fossero state girate qua anziché sulla
luna .
Su una zona di queste rocce rosse , che sembrano dipinte da
quanto inverosimili , si possono vedere anche dei geroglifici di 3000 anni fá .
I geroglifici non li avevo mai visti dal vivo , li avevo
sempre e soltanto visti nelle foto dei libri di scuola e adesso erano li
davanti a me ..eseguiti dai nostri antenati 3000 anni fa , quelli che
potevano sembrare dei banali scarabocchi erano il segno del passaggio dei
primi uomini sulla terra.
Tra rocce rosse e caldo , percorriamo la strada interna al
parco che ci porterá al lago Med , durante il percorso decidiamo di fermarci in
un punto per poter vedere il panorama ….quello che all’inizio ci sembrava il
solito cicalio di grilli e cicale ..in realtà era il macabro suono di numerosi serpenti a sonagli …quindi non decidemmo
di ripartire verso Il Lago Med un lago in mezzo al deserto .
Terminata la nostra vacanza a Las Vegas ci dirigiamo per
Bakersville per poter visitare il giorno dopo il parco delle Sequoie .
Bakersville è una cittá di camino , l’albergo dove
alloggiamo era molto carino e una zona periferica delal cittá .
Il giorno successivo , scopriamo dal telegiornale locale che
giusto nella zona dove mi recai per acquistare qualcosa da bere e da mangiare c’era
stata una sparatoria tra gang con 4 morti … CAZZO!!
SEGUE POI PARTE SECONDA DEL VIAGGIO
Parco Sequoie – Fresno – Monterrey – Santa Cruz – San Francisco