domenica 17 ottobre 2010

Steve Jobs : il discorso ai neolaureati di Stanford

Pubblica post
Non solo parole ma una lezione gratuita su come vedere la vita .
Non aggiungo nessun commento e nessun post perché rovinerebbero la bellezza di questo discorso.

Don’t Call London! Chiamatela Londra.mare di Stabia


Tornare dopo piú di dieci anni nella cittá che mi aveva dato tante illusioni , scardinó le porte del mio modo di vedere la vita , aiutandomi a capire ció che sarebbe stata la mia vita e quello che avrei voluto da essa, mi faceva uno strano effetto , una sorta di timbro sul quello che erano sino ad ora state le mie scelte.
Era la cittá in cui sarei voluto tornare a vivere
Dieci anni fa lasciai una cittá viva , con un identità , con un proprio stile , un luogo dove poter prender spunto su tutto , una cittá che mi ha fatto scoprire cosa vuol dire vivere liberi .
Ho ritrovato una cittá cambiata , come immaginavo dopo piú di dieci anni , ma cambiata nel suo essere , non sembrava di essere a Londra , ma appunto a Londra.mare di Stabia in Campania.
A parte il caos dovuti ai lavori per le Olimpiadi e al traffico , tutto è italiano , tra la gente senti quasi piú parlare l’italiano con accento napoletano, senza togliere nulla a Napoli e ai napoletani , ma io volevo andare a Londrae non a Napoli.
10 anni fa era un miscuglio di razze e di italiani ovviamente , siciliani , sardi, napoletani, romani tanti, adesso sembra di essere nel capoluogo di provincia della Campania, della Londra che conoscevo son rimasti i monumenti , i palazzi , i negozi , ma il concetto che si ha sempre avuto di Londra che è cambiato.
Tornare in Trafalgar Square e non trovare piú i punk che dormicchiavano sotto la statua dell’ammiraglio Nelson , che ti rincorrevano pretendendo soldi per avergli scattato una foto è stata una di quelle cose che mi ha lasciato l’amaro in bocca.
I mercatini di Portobello e Camden Town un tempo veri tempi del vintage e dello shopping alternativo , son diventati piú turistici delle mogliettine I Love London , non si fanno piú affari , le Caterpillar che compravi a 10 pound adesso non le trovi a meno di 40 ;
i negozietti d’abbigliamento , son gestiti tutti da cinesi e propongono tutti la stessa identica cosa, i vecchi negozietti gestiti da londinesi o per lo meno da inglesi con oggetti e vestiti interessanti son spariti , Globalizzazione? O fine di un epoca?
Un epoca fatta di negozietti dove poter trovare vecchia maglie da calcio , jeans Levi’s e Tute Adidas in offerta , che vedevi solo nei film e nelle pubblicitá , adesso li trovi ma allo stesso prezzo che puoi trovare una felpa Fred Perry da Harrowds.
Non ho trovato piú quella Londra multietnica , quella Piccadilly Circus definita l’ombelico del mondo , ma ho ritrovato un immenso supermarket multipiano , gestito da italiani e cinesi.
Andando in lungo e in largo per la cittá è un susseguirsi di : Ristarante Carluccio’s , Caffè Nero, il Papavero, il Postino restaraunt, Il Mangiare bene , Pasta & Pizza, Rossopomodoro , etc, che ti fa venire il dubbio se ti trovi a Londra o in Italia, tanto che trovare un pub inglese a Londra sembra quasi un impresa;
nelle vie dominate dai ristoranti italiani , sbucca fuori di tanto un segno di inglesitá con qualche agenzia di scommesse Williams Hill e qualche pub , che la legge antifumo ha rovinato.
Si perché il pub , era quel luogo di raccoglimenti post-lavoro , tra pinte e sigarette , che faceva assaporare quell’aria inglese , quello stile di vita anglosassone ,che ti teneva al caldo mentre fuori imperversava freddo e pioggia , quell’ambiente caldo , fatto di moquette e legno scuro ,di tabacco e birra , ti teneva al riparo e ti riscaldavi tra gli inglesi , immergendoti nel loro mondo , nella loro cultura del pub.
Adesso sono divenuti normali bar , che per potersi gustare una buona birra , fumarsi una sigaretta e farsi due chiacchere te ne devi andare fuori , nei tavolini , con pioggia e freddo , si perché i pub si saranno anche aggiornati mettendo qualche tavolino e qualche panca fuori per i fumatori, ma stiamo parlando di Londra non di Miami o Barcelona .
Che senso ha farsi una birra fuori di un pub? A Londra?
A parte la legge anitfumo , che ha rovinato l’essenza del pub, il rito che ha , il contesto sociale , ma per uno come me , amante della birra , andare al banco di un qualsiasi pub inglese e trovarsi tra le tante spillatici di birra (Carling, Guinnes , London Pride, Caqrlsberg, etc) anche quella Peroni e della Nastro Azzurro scusate ma è come vedere Materazzi ritirare il pallone d’ore , ovvero non ci appiccica nulla.
Posso capire una birra tedesca , o altre marche , ma la Peroni per cortesia !!!! o la Nastro Azzurro : cé piú gusto ad essere italiani .
Io non voglio credere e non posso accettare che un inglese , possa bere una birra italiana e per di piú non é neanche una delle migliori, non só! , sarebbe come andare in un ristorante e chiedendo un bel vino rosso corposo , il cameriere ci propone un vino rosso inglese , ma per favore , vada per il francese , spagnolo , cileno e anche californiano di vino rosso ma con quello inglese mi ci faccio i gargarismi , lo stesso vale per la birra : inglese , tedesca, belga , irlandese e ceca , ma per favore la spillatrice Peroni in un pub inglese non si puó vedere.
Londra.mare di Stabia!
É una cittá sempre viva , forse ancor di piú di quando la lascia , una cittá dove é quasi impossibile trovare una panchina tra le vie dello shopping , dove le ragazze adesso al pub o nei locali beoni bicchieri di vino bianco come se fossero bicchieri d’acqua , se non possiedi un Iphone o una Blackberry sei perso , non sai che fare durante la giornata , iniziai a percepire un senso di nausea nel vedere costantemente le persone parlando o maneggiando il cellulare.
Non parlo di manager della city o di agenti di commercio , parlo di tutti dal ragazzino di 14 anni al signore di 70 , TUTTI!!
Forse quello che ho visto di Londra é l’anticipo di quello che sará , tra pochi anni , il resto delle cittá europee, se é vero che New York crea e Londra esporta in Europa , allora mi godo ancora questo ultimo periodo di calma.
Londra sará anora Londra e lo rimarrá per sempre , ma non per me , son volato via due volte da questa cittá , la prima volta con malinconia e speranza di poter ritornare , la seconda volta con malinconia per come era si era trasformata , ma con la speranza di non andarci mai a vivere e la felicitá di aver fatto le scelte giuste.

mercoledì 6 ottobre 2010

La Crisi della Superbia


Oggi mi son svegliato che avevo voglia di scrivere su un argomento nuovo , diverso , innovativo , : La Crisi Economica.

Si esatto la Crisi Economica , la crisi delle banche , la crisi dell’auto , la crisi delle ipoteche ….LA CRISI.

Io in tutta la mia esistenza , ricordo di aver sentito questa parola ogni anno , ricordo ancora un natale , credo che fosse a metá degli anni 90 , di mio che zio scherzava durante la consegna dei regali , sul fatto che quell’anno essendo in RECESSIONE , i regali erano piú modesti rispetto al Natale anteriore.

Al sentire e a leggere la parola crisi , in tutti questi mesi , nei giornali , nelle tv , alla radio , su internet , ovunque , mi sembrava di sentir parlare di uno di quei parenti poco di buono che tutti hanno in famiglia e di cui sempre si parla in qualsiasi occasione.

A pranzo si parla di lui , a cena pure, ma chi è questa Crisi?

Abbiamo avuto la crisi petrolifera, la crisi del golfo , la crisi atomica , ed ai giorni nostri la crisi immobiliare , la crisi delle banche.

Ma perché questa crisi ? La colpa è sempre delle grandi lobby ? , Dei ricchi che si approfittano dei poveri? ma è veramente cosí?

Dal mio punto di vista , si una buona parte di colpa è dovuta dalla banche , ma io credo , che l’altra buona parte di colpa è dei chiamiamoli “poveri”.

Riassumendo , questa crisi si è creata perché le banche davano prestiti , mutuo a chiunque , anche a protestati e senza busta paga ne facesse domanda.

Ok, vedendola cosí la colpa è delle banche che concedevano questi prestiti a persone che sapevano di non potersi permettere di restituire i soldi.

Ma guardandola da un altro punto di vista , come sin da piccolo mi hanno insegnato e vi posso assicurare che a casa mia le mani sono piú bucate di uno scolapasta , se i soldi non li hai vuol dire che non puoi .

Al giorno d’oggi ci sono tantissimi laureati in economia in gestione d’impresa, ma per fare i classici conti della massaia , basta anche la licenza elementare.

I conti della massaia è il classico problemi che davano alle scuole elementari ;

se io ho 1000 euro al mese e ogni mese spendo 500 euro per il mio sostentamento quotidiano ( mangiare , vestiti, etc) , 200 euro di spese varie (auto, benzina , medico ,, ect) quanto mi rimane ?

Il quesito è questo

Dal risultato di questa sottrazione , posso permettermi di chiedere un mutuo o un prestito ? con una rata di 450 euro al mese per 10 anni?

La risposta che tutti hanno dato è si !! basta rinunciare a questo e a quello e si che si puó , senza considerare eventuali imprevisti che possono sempre capitare ( spese mediche extra, auto da riparare, etc).

Io ho sempre in mente i discorsi di mia nonna , per lei era ed è impensabile comprarsi qualcosa a rate , prima se ti volevi comprare un auto , una moto , ci si conservava i soldi ogni mese sino a raggiungere la quota necessaria per l’acquisto, niente carte di credito , niente finanziamenti.

Questa crisi oltre che delle banche è una risi causata da tutti , se io so che non me lo posso permettere economicamente perché devo chiedere un prestito per andare in vacanza all’estero o comprarmi l’ultimo capo firmato?

Le banche ci invogliavano e noi come allocchi siamo caduti nelle loro offerte , rendendoci poi conto di non potercelo permettere.

Se si va al Supermercato e troviamo un offerta 5X10 di paste alla crema e di queste paste alla fine ne mangiamo solo 4 , perché le altre dopo 2 giorni vanno a male , la colpa di chi è ?Del supermercato o di noi che non abbiamo valutato la possibilitá di spendere dei soldi per un qualcosa che poi non riusciremo a consumare , buttandoci in un certo modo i soldi?

Se in un negozio di abbigliamento vediamo un paio di jean scontati del 50 % da 500 euro a 250 , noi vediamo quelle 250 euro in meno , non vediamo che son sempre 250 euro per un paio di jeans.

La crisi finanziaria è stata causata soprattutto da chi ha iniziato a indebitarsi con carte di credito , finanziamenti , mutui , etc , per poter migliorare la sua qualità della vita o il suo status , non tenendo conto che i soldi che anticipava la finanziaria o la banca , primo o poi andavano restituiti.

Quando si va al mercato e si chiede una testa d’aglio e il verduraio ci chede 10 euro, ci sembra un furto , no?

Perché allora quando ci proponevano appartamenti di 45 mq in periferia a 450.000 euro abbiamo firmato il mutuo? Non è sempre una truffa al pari della testa d’aglio a 10 euro dal verduraio?

Secondo tanti , no ! perché quella casa era un investimento .

Un investimento è quando comprando a 100 riesco poi in futuro a vendere a 150 , magari a 200 , ma l’appartamentino di 45 mq , comprato a 450.000 euro in periferia riuscirá in futuro ad avere un valore di 700.000 euro?

O magari avrá un valore di 200.000 euro? Quindi dové è l’investimento nel perderci 250.000 euro?

Tutti si sono improvvisati immobiliaristi , convinti di saper far affari con la compravendita di immobili , tutti volevano diventare ricchi , ma ricchi non si diventa , cosí , è vero anche che per diventarlo bisogna rischiare , peró quando tutti , poveri , medio borghesi si buttano tutti nello stesso tipo di investimento , mentre i veri imprenditori se ne stanno alla larga , qualcosa puzza.

Tutto questo dar la colpa alle banche , mi sembra un’pó troppo esagerato , adesso tutti a ribellarsi per le condizioni contrattuali che le banche imposero ai suoi clienti, tutti a lamentarsi che non arrivano a fine mese per colpa dei soldi che deve restituire alla banca…si ma chi è andato a chiedere i soldi alla banca? È stato il direttore di banca a puntarci una pistola in testa obbligandoci a chiedere un prestito , cosí anche se non ne avevamo bisogno?

I soldi che la banca sta reclamando , per cosa sono stati adoperati ? Viaggi , elettrodomestici ? auto nuova? Bene !

Mettendoci nei panni contrari , se la banca fossimo noi, e vediamo che tra tutti quelli a cui abbiamo prestato dei soldi , solo il 15% li ha restituiti che facciamo? Come minimo ci accampiamo davanti alla porta di casa di ognuno che ci deve soldi , fino a che non riscuotiamo tutte le quote .

Con questo non giustifico le banche , tutt’altro , hanno aprofittato dell’ignoranza delle persone per poter vendere il maggior numero dei prodotti.

Ma a questo punto la colpa delle banche diventa la colpa di chi non ha visto bene o che non è stato ben attento;

prendete i truffati di Moira Orfei e del Mago Do Nascimento , le banche si son comportate allo stesso modo , sinché ci sono persone al mondo , facili da fregare , non è un discorso giusto o politicamente corretto peró il sistema è quello.

Non tutti capiamo di Tae , Tag , inversioni, Bond , Bot etc , quindi la colpa è di chi in questi casi , in maniera smargiassa , invece di chiedere un parere ad un consulente ha preferito far di testa sua:

La crisi è servita, la Crisi della Smargiasseria, la Crisi della Superbia .

sabato 2 ottobre 2010

The King of Gaffe - le mie migliori performance


The King of Gaffe

Cé chi nella vita si porta la sfiga addosso , che chi é nato portandosi dietro le rogne, altri che invece devono convivere con la timidezza , io sono nato nel convivere con le GAFFE.
Non sono Gaffe normale , ho conosciuto altre persone che hanno , lo stesso “dono” , ma non per presuntuoso , ma nel fare Gaffé mi reputo un fuori classe , un numero 10 , uno che riesce a farti la giocata che mai ti aspetti e spesso sono quasi tutte firmate al novantessimo …diciamo un Maradona della Gaffé , un Pelé della figura di merda.
Tra le tante che ho commesso , queste sono le piú epocali:
La Gaffé del morto:
Tempo fa io e la mia ragazza andammo in uno di quegli hotel con piscina , maneggio , perché il fratello di una sua amica giorni addietro si era suicidato sparandosi alla bocca.
Si decise di andare in questo hotel per un weekend per far svagare questa amica.
A fine di un pranzo eravamo riuniti nella hall , parlando del piú e del meno , salta il discorso vacanze , di esperienze varie , si arrivó a toccare il tema del furto o perdita del portafoglio con documenti , carte di credito , etc et ognuno era conferma nel afaatto che sarebbe una cosa terribile , sopratutto in un paese straniero dove non si conosce la lingua etc etc …
Il mio interveti furono:
si é da spararsi in testa ¡! (1 intervento)
Se dovesse capitare a me mi sparo in bocca (2 intervento) –
Se perdo tutto mi ammazzo ( terzo intervento)
Credo che non ci sia bisogno di proseguire.

La Gaffé del Negro
Mi trovavo a Oslo , stavamo bevendo un paio di birre nei tavolini all’aperto con tre ragazzi con cui facemmo amicizia , erano di Valencia , uno di questi era di pelle scura , mulato.
Stavamo parlando di Oslo e sulla Norvegia ,sul fatto che tolti i fiordi , i vichinghi e il salmone , cosa e chi era famoso a livello mondiale come norvegese , calciatori , marche di modo , auto , cantanti , tolti gli A-Ha degli anni 80 non riuscivamo a trovare niente ( l’ikea era svedese , la saab idem , la Carlsberg danese , Bion Borg Svedese , Hakkinen finlandese) fino a che uno di loro ne esce :
Ah io uno norvegese famoso lo conosco John Carrew attaccante norvegese ha giocato nel Valencia….
Tutti é vero , é vero Bravo ¡ Bravo!
E li esce il numero 10 : si va bé che poi era Negro , di norvegese non aveva nulla , sicuramente l’hanno beccato qui al semaforo vendendo fazzoletti e gli hanno chiesto di giocare per dargli una mano.
Soltanto quando i tre ragazzi se ne andarono , la mia ragazza mi fece notare che uno dei tre ragazzi era di pelle nera e che IL mio intervento non era per nulla carino.
La Gaffé del Napoletano
Lavoro in una impresa napoletana e una settimana ci trovammo con diversi problemi in ufficio dovuti ad alcune divergenze di opinioni tra il nostro ufficio di Barcelona e quello centrale di Napoli.
Arrivó il weekend e venni invitato il Sabato ad una festa a casa di un amico ;
Usci di casa , arrivai quasi sotto casa dove si trovava la festa , quando incontrai per strada l’amico che mi invitó mentre aspettava sotto casa un invitata , che non riusciva a trovare la strada per giungere alla festa ;
allo stesso tempo mi chiamarano al cellulare per questioni di lavoro , le cose al telefono si tirarono per le lunghe , cosí che il mio amico mi lasció le chiavi di casa , in modo tale che terminata la chiamata entrassi a casa sua senza dover cittofonare.
Dopo quasi un ora di scassamento al telefono , giunsi alla festa , stanco e stressato per la lunga chiamata di lavoro.
Diedi un occhiata alle persone presenti e vidi che piú o meno conoscevo tutti tranne due ragazze che pensai inizialmente , dai tratti somantici , si trattassero di messicane o sudamericane.
Uno del gruppo dellle persone che conoscevo , mi fa la fatidica domanda : ma che stavi combinando sotto? Un ora ad aspettarti ¡!
E li mi scatteno …quasi 30 minuti inverendo contro i napoletani , che fanno le cose a modo loro , che vivono nella confusione e i soliti luoghi comuni …quasi 30 minuti di monologo anti-napoletano , fino a quando una delle due ragazze che pensavo fosse messicana e che durante tutto il mio monologo rideva e sorrideva ..mi dice : Io Sono di Napoli.
…il gelo!! Ho tentato ad agrapparmi a qualsiasi possibile specchio , ma nulla ¡avevo pissciato fuori dal vaso!!! Non céra piú modo di recuperare la cosa.
Piú tardi mi dissero che la ragazza aveva anche una sorta vergogna di dire di essere napoletana , per via del libro Gomorra , lo scandalo immondezza etc etc …e spesso cercava di nascondere le sue origine proprio per via dei luoghi comuni .
Festa di laurea
Ero ad una festa di laurea con tre amici , mentre girovagazo per la festa , una ragazza si avvicina a noi e io la sahárico ad uno dei miei due amici .
I due iniziano a parlare tra di loro .
Io e l’altro mio amico eravamo nei pressi dei due , quando mi si avvicina uno dei festeggiati per la laure , iniziamo a parlare , gli faccio gli auguri per la laurea , si ride e si scherzo , fino a che mi chiede : Ma non dovela venire anche un altro tuo amico?
Si gli ho scaricato una tipa che sembra che se lo vuole fare !
Rispota :
É che cazzo gli presenti la mia ragazza?
Diciamo che questi sono i principal , ma in 30 anni ne ho fatto cosí tante che ora non ricordo .Se qualcuno leggesse queste pagine e si ricorda di ulterior anedotti puó tranquilamente riportarle.