lunedì 6 ottobre 2008

I RACCONTI DI MARY


Quando mi trasferí nella nuova casa di C/Muntaner, ebbi la fortuna di conoscere una barbona , che come casa , aveva solamente un gradino di un negozio abbandonato e come letto un paio di coperte accatastate l’una sopra l’altra , che stanziava proprio difronte al palazzo in cui vivo.
Mary si chiamava , non só e mai mi sono permesso di chiederle come mai faceva quella vita, come mai si trovava in quella condizione di povertá.
Quando potevo , quando passavo per fare la spesa , un cartone di latte un pacco di biscotti o altro erano destinati a lei.
Uscendo dal market , mi avvicinavo a lei per consegnarli la busta , e nessuna persona che mi capitó di consegnare un regalo , mi ha emozionava tanto quanto la faccia felice di Mari per quei 2/3/4 euro di spesa .
Il sorriso di questa povera donna , che si illuminava , me lo porteró per tutta la vita, era gioia vera , emozione pura , felicitá reale ;
Mai vidi tanta emozione , gratitudine e sorpresa nel viso di una persona.
Una sera quando gli consegnái una delle solite buste , un gesto che mai mi immaginai :
Mi regaló un biscotto francese che altri gli regalarono;
Nonstante non volessi accettarlo , lei continuó insistente, fino a farmi cedere;
Fui lei a ofrirmi qualcosa, nel suo niente riuscí a darmi quel poco che aveva.
Mary che offre a me qualcosa.
Mary , non é una pazza , sana sana certo non é , peró ti racconta certe storie della sua vita che ti paralizzano , storie di una che la vita l’ha vissuta in pieno;
Racconti del suo passato , che puoi condividere e non , racconti di vita intensa e vissuta in maniera forte.
I suoi racconti mi hanno sempre affascianato, nelle scelte delle sua vita , che l’hanno portata a quella condizione , vedevo anche la mia vita;
Ogni giorno , ogni istante , ogni scelta fatta o ogni occasione persa, avrebbe potuto ridurmi a vivere in uno scalino di qualche edificio.
Un licenziamento improvviso, una delusione , una qualsiasi cosa andata storta , sarei potuto divenire come Mary.
in mezzo alla strada , senza nulla , nessun amico , solo visi di sconosciuti che ti portano ogni tanto qualcosa da mangiare, o tentano di derubarti una coperta o tentano di picchiarti .

Purtroppo Mary , non cé piú , “ha cambiato casa” , senza neanche salutarmi (jejejeje) , adesso non só dove possa essere , avrá trovato un posto migliore , lo spero.
Spero che possa trovare anche nel nuovo alloggio in cui é andata a vivere gente che le voglia bene, che la tratti come un essere umano e sopratutto che ascolti le sue storie.
Perché ascolatre le storie di “Mary la senzatetto” , ti aiutano a pensare , che nulla é dato per caso, che quello che nella vita sembra scontato in relata non lo é ;
Tutto puó cambiere e cambiarti in un istante;
Tutto puó essere stravolto , tutto puó cambiare , e non poter piú tornare indietro;
Con Mary , ho scoperto che nella vita non cé una seconda opportunitá , non cé l’argomento a tua scelta che ti puó salvare all’esame , non cé l’accozzo , non cé la chiamata da casa o l’aiuto del pubblico;
Mary mi ha fatto capire , che basta anche solo una scelta sbagliata , per portarti verso un altra direzione , verso un punto della tua vita dove sterzare e cambiar rotta é difficile se non impossibile.
Puoi , tentare di riprendere la rotta , ma mai sará piú come prima.

Ringrazieró Mary , per sempre , spero di rivederla un giorno per ascoltare ancora una volta una delle sue storie.

Adesso , che non ho Mary , ho trovato un “nuovo” amico della strada , ho iniziato a incontrarlo andando a lavoro , si chiama Santi , quando passo e son di fretta li lascio una pasta per la colazione a volte una sigaretta se sono molto di fretta.
E’ un’pó piú taciturno di Mary , ma é gentile.
Con Santi non ho ancora avuto molti dialoghi , peró nel suo silenzio , nel suo ringraziare solo con un sorriso , mi raccontano la sua timidezza e la sua vergogna per la sua condizione.
Dopo un paio di giorni che lo vidi , la prima volta che gli portai la pasta , abbiamo avuto la nostra prima conversazione;

porgendoli la pasta , mi rispose
- “Porqué? Tu no tienes hambre?”
- No esta es para ti , yo ya he desayunado
- Yo tambien! (anche se non ci credevo)
- Entonces llévatela para el mediodia.
Mi sorrise , prese la pasta e con un cenno della mano mi ringrazió .

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