Testo completo dell'articolo pubblicato sull'Unione Sarda
TESTO PUBLICATO
Buongiorno
Chi scrive é un ragazzo sardo , che vive oramai a Barcelona da quasi 2 anni e che con tanta umiltá ha iniziato a conoscere sia questa cittá sia la Catalunya sia i catalani.
Per rimanere legato alle notizie della mia terra , ogni giorno mi soffermo a leggere i quotidiani online sardi.
Sono rimasto indignato a riguardo dei numerosi articoli apparsi riguardante la scarsitá di interesse nei confronti della processione della Madonna di Bonaria.
Capisco il valoro storico e religioso che possa avere per Cagliari e per tutta la Sardegna ma ció non vuol dire che questa lo abbia per Barcelona.
L’indifferenza della popolazione di Barcelona e delle stesse istituzioni é stata qualcosa del tutto normale , non capisco perché avrebbero dovuto accogliore in pompa magna un qualcosa che per loro , sia come cultura che come storia , oramai non riguarda piú.
Per quanto riguarda i 1500 euro richiesti per l’uso del suolo pubblico vorrei capire quale sia stato il problema ¿
A Barcelona le manifestazioni , eventi pubblici , procesioni , feste religiose sono quasi quotidiane , ognuna di queste manifestazioni , posso assicurare , sono sempre organizzate nei migliore dei modi : servizio netezza urbana , polizia , vigili del fuoco , guardia urbana per desviare il traffico e servizio ambulanza (questo apparato lo si incontra in qualsisi evento si organizzi in cittá ).
Quindi 1500 euro per smuovere questo apparato organizzativo mi sembra piú che buono ¡!Tenendo anche conto che qui il Governo Catalano a differenza di quello italiano o della Regione Sardegna , le ore extra di lavoro o i turni di lavoro suplementari li retribuisce a norma di sindacato, a differenza di quello che passa da noi.
Quindi 1500 per la processione dal porto verso la chiesa della Mercé che tra l’altro é un punto nevralgico della cittá , sono stati ben piú che scontati.
Sul fatto che a Barcelona , ma cosí come tutta la Spagna in generale ci sia una netta divisione tra laicitá e cristianitá , questo é un segno di Democrazia e di educazione.
In particolar modo la Capitale Catalana é un insieme di multiculture da quella araba , cristiana , atea , ebraica , in cui che nessuna prevale sull’altra , ma che invece convivono serenamente cosí come debe essere in tutto il Mondo dove ci sia coscienza e rispetto.
Posso confermare con certezza , che in Spagna , cé si un gran senso di laicitá ma allo stesso tempo cé un gran senso di religiositá e di cristianitá che in Italia ormai non cé piú.E invito tutti i pellegrini che hanno partecipato alla processione della Nostra Signora di Bonaria a visitare , Barcelona, Madridi , Sevilla , Valencia o qualsiasi cittá della Spagna durante la Settimana Santa o magari se vogliono ritornare a Barcelona a paretcipare alle feste di Fiestas de Sant Medir , Sant Jordi o de la “Mercé” , per aclararsi come qui la religiositá é molto seguita anche dai giovani , di qualsiasi razza e ceto sociale..
Sempre in uno di questi articoli leggo il sindaco Emilio Floris affermare che questa del pellegrinaggio della Madonna di Bonaria era un motivo di orgoglio e di crescita per far diventare Cagliari come Capitale del Mediterraneo.
Il Sindaco Floris dovrebbe anche sapere che quel titolo giá é stato assegnato esattamente il 18 Luglio 2008 e guarda caso la vincitrice é stata proprio Barcelona , ma la cosa che piú mi ramarica é che i nostri politici si son sempre fatti vanto di portare Cagliari alla conquista di questo titolo e una grande oportunitá per la cittá che per la Sardegna intera In tantissimi giornali dove questa notizia prendeva largo interesse , oltre che Barcelona , le altre cittá candidate con ottime possibilitá erano Marsiglia , Tunisi , Atene , Toulose.
Cagliari non é mai stata menzionata , in nessun giornale , MAI.
Vi invito a visitare questi due link per comprovare quanto da me affermato.
http://www.elpais.com/articulo/cataluna/Barcelona/capital/Mediterraneo/elpepiespcat/20081105elpcat_3/Tes
http://www.bcn.es/alcalde/es/articles18.htm
Un ultima cosa , circa un mese fa , il sindaco di Alghero é stato accolto con grandi onori dalla Alcade di Barcelona (il sindaco) che dalla giunta parlmentare del Governo di Catalunya .
Questa notizia , qu a Barcelona é stata data con grandissimo risalto , nei giornali e nelle tv sarde?... é stata data questa informazione?
Tra pochi giornii ci sará la nuova edizione del SIL 2009 la fiera della Logistica , io l’anno scorso mi trovai a visitarla , tutti i porti del Mediterrane mettevano in campo tutte le loro risorse per poter dare trarne beificio per la propria cittá , in termini di scambio merci e turistiche , vi eenao tutti i porti preneti in stand , tra cui quello di Cagliari.
Dico la veritá , da sardo e da Cagliaritano , trovarmi uno stand del porto di Cagliari , con un paio di pietre bianche , 2 poster del porto Canale , 2 di marina Piccola , e nient’altro senza che vi fosse un hostes o un responsabile , é stato molto deludente , se non imbarazzante , anche perché quello stand é stato sicuramente pagato con soldi dei contribuenti italiani.
E per tutti i sardi che vengono a Barcelona , li invito a visitare il “Circolo dei Sardi” a Barcelona , dove la sede oltre a sembrare una casa abbandonata con mio gran rammarico e tristezza , alla mia richiesta di quali fossero le attivitá del circolo le unico risposte che ho ottenuto son state : ci riuniamo per vedere le partite del Cagliari e ogni tanto organizziamo qualche cena tra noi sardi.
Invece di promuvere le richiezze della nostra Isola di sponsorizzare e far conoscere a tutti quanto bella e ricca sia la Sardegna e sardi , l’unico scopo del circolo era quello di riunire i sardi in un 4 mura sudice per vedere le partite del Cagliari e per bersi 4 bottiglie di vino , con ancora la mentalitá del Circolo dei Sardi degli anni 50 in Germania .
Concludo nel invitare i sardi a viaggiare e a non ritanarsi solamente nei 4 angoli delle nostre bellissime coste , perché cosí non si renderanno mai conto e di quanto relamente noi sardi siamo isolati dal resto dell’Europa e di quanto per decenni l’Europa é andata avanti mentre per colpa di tanti ma anche dui noi stessi continuano a rimanere indietro.
Chi scrive é un ragazzo sardo , che vive oramai a Barcelona da quasi 2 anni e che con tanta umiltá ha iniziato a conoscere sia questa cittá sia la Catalunya sia i catalani.
Per rimanere legato alle notizie della mia terra , ogni giorno mi soffermo a leggere i quotidiani online sardi.
Sono rimasto indignato a riguardo dei numerosi articoli apparsi riguardante la scarsitá di interesse nei confronti della processione della Madonna di Bonaria.
Capisco il valoro storico e religioso che possa avere per Cagliari e per tutta la Sardegna ma ció non vuol dire che questa lo abbia per Barcelona.
L’indifferenza della popolazione di Barcelona e delle stesse istituzioni é stata qualcosa del tutto normale , non capisco perché avrebbero dovuto accogliore in pompa magna un qualcosa che per loro , sia come cultura che come storia , oramai non riguarda piú.
Per quanto riguarda i 1500 euro richiesti per l’uso del suolo pubblico vorrei capire quale sia stato il problema ¿
A Barcelona le manifestazioni , eventi pubblici , procesioni , feste religiose sono quasi quotidiane , ognuna di queste manifestazioni , posso assicurare , sono sempre organizzate nei migliore dei modi : servizio netezza urbana , polizia , vigili del fuoco , guardia urbana per desviare il traffico e servizio ambulanza (questo apparato lo si incontra in qualsisi evento si organizzi in cittá ).
Quindi 1500 euro per smuovere questo apparato organizzativo mi sembra piú che buono ¡!Tenendo anche conto che qui il Governo Catalano a differenza di quello italiano o della Regione Sardegna , le ore extra di lavoro o i turni di lavoro suplementari li retribuisce a norma di sindacato, a differenza di quello che passa da noi.
Quindi 1500 per la processione dal porto verso la chiesa della Mercé che tra l’altro é un punto nevralgico della cittá , sono stati ben piú che scontati.
Sul fatto che a Barcelona , ma cosí come tutta la Spagna in generale ci sia una netta divisione tra laicitá e cristianitá , questo é un segno di Democrazia e di educazione.
In particolar modo la Capitale Catalana é un insieme di multiculture da quella araba , cristiana , atea , ebraica , in cui che nessuna prevale sull’altra , ma che invece convivono serenamente cosí come debe essere in tutto il Mondo dove ci sia coscienza e rispetto.
Posso confermare con certezza , che in Spagna , cé si un gran senso di laicitá ma allo stesso tempo cé un gran senso di religiositá e di cristianitá che in Italia ormai non cé piú.E invito tutti i pellegrini che hanno partecipato alla processione della Nostra Signora di Bonaria a visitare , Barcelona, Madridi , Sevilla , Valencia o qualsiasi cittá della Spagna durante la Settimana Santa o magari se vogliono ritornare a Barcelona a paretcipare alle feste di Fiestas de Sant Medir , Sant Jordi o de la “Mercé” , per aclararsi come qui la religiositá é molto seguita anche dai giovani , di qualsiasi razza e ceto sociale..
Sempre in uno di questi articoli leggo il sindaco Emilio Floris affermare che questa del pellegrinaggio della Madonna di Bonaria era un motivo di orgoglio e di crescita per far diventare Cagliari come Capitale del Mediterraneo.
Il Sindaco Floris dovrebbe anche sapere che quel titolo giá é stato assegnato esattamente il 18 Luglio 2008 e guarda caso la vincitrice é stata proprio Barcelona , ma la cosa che piú mi ramarica é che i nostri politici si son sempre fatti vanto di portare Cagliari alla conquista di questo titolo e una grande oportunitá per la cittá che per la Sardegna intera In tantissimi giornali dove questa notizia prendeva largo interesse , oltre che Barcelona , le altre cittá candidate con ottime possibilitá erano Marsiglia , Tunisi , Atene , Toulose.
Cagliari non é mai stata menzionata , in nessun giornale , MAI.
Vi invito a visitare questi due link per comprovare quanto da me affermato.
http://www.elpais.com/articulo/cataluna/Barcelona/capital/Mediterraneo/elpepiespcat/20081105elpcat_3/Tes
http://www.bcn.es/alcalde/es/articles18.htm
Un ultima cosa , circa un mese fa , il sindaco di Alghero é stato accolto con grandi onori dalla Alcade di Barcelona (il sindaco) che dalla giunta parlmentare del Governo di Catalunya .
Questa notizia , qu a Barcelona é stata data con grandissimo risalto , nei giornali e nelle tv sarde?... é stata data questa informazione?
Tra pochi giornii ci sará la nuova edizione del SIL 2009 la fiera della Logistica , io l’anno scorso mi trovai a visitarla , tutti i porti del Mediterrane mettevano in campo tutte le loro risorse per poter dare trarne beificio per la propria cittá , in termini di scambio merci e turistiche , vi eenao tutti i porti preneti in stand , tra cui quello di Cagliari.
Dico la veritá , da sardo e da Cagliaritano , trovarmi uno stand del porto di Cagliari , con un paio di pietre bianche , 2 poster del porto Canale , 2 di marina Piccola , e nient’altro senza che vi fosse un hostes o un responsabile , é stato molto deludente , se non imbarazzante , anche perché quello stand é stato sicuramente pagato con soldi dei contribuenti italiani.
E per tutti i sardi che vengono a Barcelona , li invito a visitare il “Circolo dei Sardi” a Barcelona , dove la sede oltre a sembrare una casa abbandonata con mio gran rammarico e tristezza , alla mia richiesta di quali fossero le attivitá del circolo le unico risposte che ho ottenuto son state : ci riuniamo per vedere le partite del Cagliari e ogni tanto organizziamo qualche cena tra noi sardi.
Invece di promuvere le richiezze della nostra Isola di sponsorizzare e far conoscere a tutti quanto bella e ricca sia la Sardegna e sardi , l’unico scopo del circolo era quello di riunire i sardi in un 4 mura sudice per vedere le partite del Cagliari e per bersi 4 bottiglie di vino , con ancora la mentalitá del Circolo dei Sardi degli anni 50 in Germania .
Concludo nel invitare i sardi a viaggiare e a non ritanarsi solamente nei 4 angoli delle nostre bellissime coste , perché cosí non si renderanno mai conto e di quanto relamente noi sardi siamo isolati dal resto dell’Europa e di quanto per decenni l’Europa é andata avanti mentre per colpa di tanti ma anche dui noi stessi continuano a rimanere indietro.