É trascorso
quasi un anno dai famosi movimenti del 15M in Spagna , quelli che in tutto il
mondo sono meglio noti come gli
Indignados .
Dopo un
anno , un duro anno dove tante cose son cambiate , cosa é rimasto di quel
movimiento?
Esiste ancora?
Un anno fá in piazza Catalunya partecipai vivamente alle loro assemblee e
vidi con i miei occhi come i mossos de esquadra (la polizia catalana)
caricavano brutalmente gli occupanti della piazza , con azioni che si addicono piú ai regimi
dittatoriali che ad un paese
“democrático” .
Dopo quel tentativo di espulsione dei manifestanti dalla piazza , il
movimiento si fece ancora piú forte , sembrava che qualcosa finalmente potesse
cambiare, che questo movimento spontaneo e nato dalla rete potesse finalmente
cambiare le sorti della Spagna.
Nato appunto da un Tam Tam via
internet sembrava pareva che finalmente far il popolo avesse riacquistato
il giusto valore di importanza
nelle scelte amministrative e
finanziarie della politica spagnola ,
piú di qualsiasi decisione a favore delle
entitá finanziarie e bancarie, per il quale anche la Spagna si era vista
costretta a dover far fronte a un enorme debito e a milioni di disoccupati
causati dalla bolla immobiliario-bancaria, proprio sui cittadini.
A fronte di queste decisioni impopolari , ecco che ricomparve quel coro che
sino ad allora solo avevamo ascoltato nei paesi sudamericani : “el pueblo
unido jamas será vencido”.
Il movimiento dopo diversi mesi decise di terminare con l’occupazione delle
piazze , plaça Catlunya a Barcelona ,
plaça del Sol a Madrid e le principali piazze della Spagna , vennero
sgomberate in forma volontaria dagli stessi
indignados .
Con questo atto il movimiento voleva , non solo fermare il fenómeno di
barboni e senza tetto che approfittavano delle piazze per trovare riparo o
degli anarchisti che iniziavano a creare diversi problema organizzativi e di
gestione e che stavano mettendo in
cattiva luce il fine reale di quel movimento , ma sopratutto sperava di portare
le loro idee e ideali al di fuori della piazza .
Il moviemento decise cosí di organizare quotidiani dibattiti non in un
unica piazza ma in numerose piazze , per poter cosí informare in maniera
piú capillare i cittadini, in maniera tale che questi ultimi potessero
conoscere il moviemento e le loro iniziative , frequentando i dibatitti della
piazza che stava sotto casa casa.
Naturalmente
l’informazione era come sempre distribuita attraverso anche i canalí web , che
faceva da allaccio tra le piazze.
……tutto é
rimasto li.
Purtroppo
il movimiento dalle piazze non é uscito! É rimasto li ¡ ancora adesso continuano a dibattere , dibattere e
dibattere, piccoli comitati si riuniscono con un apparato sonoro e ognuno dice
la sua si confrontano proposte , etc etc etc etc etc etc
Va detto che il 15M ebbe il suo
apice di popolaritá proprio durante le elezioni nazionali , dove decise e
consiglió a tutti i partecipanti e seguaci di non andaré a votare , perché
quella classe política non li rappresentava , una decisione che io ho anche
condiviso .
Questo
provocó la caduta del partito socialista di Zapatero e la netta vittoria di
Rajoy del Partido Popular ( la destra spagnola).
La sconfitta dei socialisti , a
parer mio fu soprattutto dovuto al fatto che minimizzó il movimento reputandoli
meno decisivi dal punto di vista numérico rispetto a quello che invece erano
realmente.
Mentre l’errore degli Indignados é stato quello in tuto questo lasso di tempo (un anno) non hanno avuto la
maturitá di formarsi come partito o
movimiento político come potrebbe essere il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo
o il Partito dei Pirati in Svezia , che nonostante si discostino dalla classe
política hanno capito che per cambiare la política era necessario entrare in política per distruggerla da dentro.
Gli
Indignados invece hanno avuto la convinzione che la semplice occupazione di
intere piazze e una serie di manifestazioni potessero camkbiare le cose cosí
come successe nella primavera araba.
Ma la Spagna non é la Tunisia , l’Egitto, il Marocco , questo non lo
capirono e fu proprio il loro errore ,
perché non basta stare vari mesi in una
piazza con micrófono a chiedere ai manifestanti cosa si voglia o cosa non si
voglia , organizzando i dipartimenti ecologia , medicina etc , se poi quel che si é deciso non si riesce a
portarlo dentro un parlamento.
Il 15M , gli Indignados , son morti cosí , continuano nelle loro proteste ,
nei loro dibattiti tra le piazze , informano i cittadini , ma l’odio per la
política e i politici li porta a non volersi immischiare e questa mentalità li
sta portando alla definitiva sparizione.
Va detto che non hanno avuto un leader o meglio un personaggio forte come puó essere Beppe Grillo in Italia ( che
alla fine ha solo un blog e fa degli spettaccoli non possiede TV o Giornali) ,
ma questo non deve essere una scusante
, per un movimiento che aveva illuso migliaia di persone ( me compreso) ma che
al momento dell’esame di maturità non si è presentato all’esame perché non vede
giusto dare l’esame.
Per chi come me ha vissuto personalmente quel periodo direttamente
è una grande delusione vedere tutto ció come è andato a finire.
Gli indignados all’apparenza
sembrava essere un germoglio nato dalle
radici dei movimenti del ’68 che si cambiarono le cose !! andando fino
in fondo!
Gli indignados scesero per strada perché figli di quei sessantottini , che in Spagna tra l’altro non conobbero perché sotto dittatura franchista ,
dando per ció ancor piú valore alla
loro azione , perché si trattava della prima volta che il popolo spagnolo si
ribellava .
Ma purtroppo nulla , tanto movimento, tanta partecipazione , cazoladas ,
manifestazioni , ma tutto è rimasto intatto , anzi di quel che fu e si fece in
quei giorni è rimasta solo la parola indignados ad indicare un gruppo di
persone che manifestano contro le decisioni di un governo, niente piú , dei
segni delle speranze , dei propositi che si erano prefissi gli organizzatori e
i partecipanti del movimento non vi è traccia , le banche continua a comandare
sul popolo e il governo continua a fare gli interessi delle entitá finanziarie
anziché quelle del suo popolo
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