Dopo aver appreso dal telegiornale locale della
morte di 4 persone a causa di una sparatoria tra gang partiamo verso il parco delle Sequoie , naturalmente la nostra
“Anna” sbaglia il percorso e ci manda in una zona dispersa tra i monti , ancora
adesso non capiamo dove cazzo ci stesse mandando .
Passammo 2 ore tra curve a strapiombo in mezzo alle montagne
per passare poi in strade desolate in mezzo ai ranch cercando di evitare di
schiacciare gli scoiattoli che
attraversavano improvvisamente la strada e con l’unico pensiero fisso per la
testa che la nostra KIT non ci
lasciasse all’improvviso in mezzo a quella strada desolata.
Alla fine dell’avventura finalmente il cartello SEQUOIA
NATIONAL PARK …una liberazione .
Il parco è qualcosa di impressionante è incredibile poter
vedere quel che era la natura millenni
fa , con quelle sequoie giganti che ci riportano al periodo dei
dinosauri .
Terminato il tour al parco delle sequoie , ci dirigiamo a
Fresno , per poter visitare il giorno successivo il parco Yosemite.
Fresno è quel che si puó tranquillamente definire senza
voler offendere nessuno il tipico paesino di merda dell’entroterra
californiano.
Arrivammo al motel e per errore della solita “Anna” anziché
entrare con l’auto nell’entrata principale entrammo per quella posteriore ,
scoprendo cosí che diverse prostitute attendevano davanti alla porta aperta
delle stanze l’arrivo di qualche cliente e farlo accomodare dentro
l’abitazione.
Andiamo ad un KFC per mangiare qualcosa e mentre eravamo in
attesa di ritirare l’ordine avevamo la sensazione che da un momento all’altro
sarebbe entrato il tipico ladro incappucciato e con fucile a pompa armato per
fare una rapina.
Rientriamo in stanza e per fortuna il motel aveva una linea
wifi cosí colleghiamo laptop e telefonini .
Un messaggio WUP di un nostro carissimo amico ci informa che
risulta esserci un allerta per la diffusione di un virus mortale dovuto a un
infezione causata dai roditori proprio all’interno del parco Yosemite e che ha
causato per il momento 4 morti e 7000 infetti tra coloro che hanno visitato il
parco da Luglio a fine Agosto e che le autorità locali sanitarie hanno
allertato un alto rischio di pericolo.
Controlliamo su internet e tutto risultava essere
confermato.
Per poter andare al parco di Yosemite finimmo in quel motel
di merda ed ora scopriamo che cé pure un rischio di virus mortale…. KE GIORNATA
!!
Vedendola da un punto di vista ON THE ROAD era stata una
giornata ricca di emozioni , persi in mezzo alle montagne , girovagando tra le
campagne , motel di prostitute , cena in KFC con rischio rapina e per
concludere visita al parco Yosemite cancellata.
Non ci perdiamo d’animo e decidiamo di partire a prima ora
della mattina seguente direttamente a Monterrey e Santa Cruz e passare tutta la
mattina nelle due località marittime.
Cosí che la mattina dopo aver controllato che non ci
avessero rubato la nostra fedele KIT o
al suo interno ci preparammo per partire
Di quella notte ci rimarrá un gran ricordo da poter
raccontare ….evitate quella zona di Fresno!!!
Prima di partire , andiamo al mc donald al lato del motel
dove avremmo dovuto fare colazione (il motel pubblicizzava che nel prezzo della
stanza era inclusa anche la colazione : un buono pasto da usufruire al MC)
…sfido chiunque alle 8 del mattino a mangiarsi per colazione 2 hamburgher dolci
con besciamella e pepe verde , crocchetta di pesce tipo sofficini findus ,
succo d’arancia e caffè !!!
Se sei americano ti spari quel menu e ci abbini pure un
doppio cheesburgher se invece sei una personale normale lasci quel menu sul
tavolo tenendoti solo il mezzo litro di caffè e il succo d’arancia e vai al
primo drougstore e ti compri un mezzo
litro di nesquik e un paio di maffi al cioccolato.
Il viaggio verso Monterrey fu molto rilassante passammo per
le zone agricole delle california , tra
campi di noccioline e insalate , pensate a tutte le foglie di insalata
che mettono nei cheeseburgher e a quanto burro di arachidi mangiano gli
americani e vi farete un idea della vastitá di questi campi.
A poche miglia dal nostro arrivo a Monterrey incominciammo a
vedere all’orizzonte quello che sembrava un incendio divampato tra le montagne
che davano al mare.
All’avvicinarci sempre di piú alla cittadina ci rendemmo
conto che quel che sembrava essere fumo
era invece foschia …ma una foschia cosí densa e fittá che sembrava essere
frutto di un effetto cinematografico.
Monterrey è il classio paesino di pescatori americano , noto
in passato per essere uno dei punti dove era fortemente praticata la caccia alle balene che erano
solite passare per quei tratti di
costa.
Oggi la caccia alle balene si sá è vietata ma è possibile grazie a dei tour in barca
poter andare a vedere le balene al largo di quelle coste , ma a causa di quella
forte foschia i tour erano sospesi.
Finalmente dopo giorni di calore desertico riscoprimmo il
fascino del freddo e della bellezza di indossare un paio di pantaloni e una
felpa.
Vista l’impossibilitá del tour alle balene andammo a Santa
Cruz nota per essere altra località di surfisti sede della marca O’Neill , che sta giusto di fronte a Monterrey nella
parte opposta del piccolo golfo.
Incredibile ma giunti a
Santa Cruz , vestiti come eschimesi , ritrovammo il caldo desertico , il
sole cocente e il cielo limpido .
Rimanemmo a girovagare un po per la spiaggia e a vedere le
foche adagiate sulle chiatte di lato ai pontili per rientrare a Monterrey con
la speranza che viste le condizioni meteo migliori fossero ripresi i tour.
Incredibile ma giunti a Monterrey , vestiti come surfisti ,
trovammo la stessa foschia e lo stesso freddo di prima .
Spettacolo della natura !!! Stesso golfo 20 miglia di
distanza , da un lato freddo e foschia e dall’altro lato caldo e sole.
Facemmo cosí un giro per la cittadina , scoprendone la
bellezza della sua semplicitá.
Il campetto da softball con la partitina amatoriale tra gli
scapoli e gli ammogliati , la caffetteria con le torte in vetrina, la mostra di
auto d’epoca con le bancarelle di hotdog e mele glassate , insomma il tipico
paesino americano con i tipici
negozietti da tipico paesino americano , con le tipiche facce da cittadini di
paesino americano che andavano al bar a giocare a biliardo o a bowling , dove
tutto apparentemente sembrava bello e perfetto.
Il giorno dopo ci prepariamo a lasciare Monterrey e
dirigerci verso la nostra tappa finale del viaggio :San Francisco.
Durante il viaggio potemmo visitare la famosa Silicon Valley
e vedere cosí le sedi della IBM , E-Bay , Pay –Pal , Oracle, Cisco , Mcafee, ed
altre .
All’orizzonte iniziamo a vedere i grattacieli della cittá
fino a che senza rendercene conto ci troviamo immersi nel traffico .
Essendo entrati nella periferia di San Francisco il primo
impatto non è dei migliori , vagabondi , sbandati e spacciatori ogni due metri.
“Anna” senza sbagliare ci porta perfettamente verso il centro Alamo dove dover consegnare
l’auto e in quella mezz’ora in mezzo al traffico riscopriamo un poco di stile
europeo nelle strombazzate di clacson e nelle sfanculate tra autisti.
Arrivati al centro Alamo ci salutiamo con i nostri fedeli compagni
di viaggio Anna e Kit.
Anna voto 5 non ne azzeccava una e spesso non é molto chiara , KIT voto 10 per non averci
mai abbandonato soprattutto nei momenti “peggiori”.
Arriviamo all’Hotel…. Hotel ….chiamiamoli il tetto dove
staremo nei prossimi giorni.
La stanza ha una vista spettacolare ma dando le spalle alla
finestra e guardando la stanza l’unico cosa che manca è il disegno della figura
umana che si trova nei luoghi dove si è verificato un omicidio.
Visto lo “stupendo” confort della stanza ci gettiamo
immediatamente alla scoperta della cittá a due passi dall’hotel abbiamo uno dei
punti forti della cittá Union Square ….niente di che …ha piú valore per il
significato che avuto in passato …che per il suo valore artistico , perché
vista cosí è una piazza che non dice nulla…ma ha un valore profondamente
storico per la cittá.
Dalla piazza ci dirigiamo a Chinatown , molto piú curata e
particolare rispetto a quella di NY , con le sue case in stile pagoda , che
sembra di essere giunti proprio in una via di un quartiere d’epoca di una qualsiasi cittá dell’800
Ma basta addentrarsi un poco per trovare lo stesso identico
caos che si trova nei mercati cinesi e che abbiamo anche gisto appunto a NY e a
Londra dei giorni nostri.
Caos di via vai di soli cinesi e qualche turista , tra
macellerie con zampe di tartaruga e tartarughe mozzate in vetrina , polli e
tacchini caramellati appesi nelle vetrine delle rosticcerie , casse di frutta e
verdura mai viste , tutto naturalmente scritto in cinese , dal nome del negozio
, al prezzo , al nome della frutta …in un solo giorno siamo riusciti arrivando
a San Francisco a passare a visitare Pechino.
San Francisco ci appare giá dalle prime ore diversa dal
resto delle altre cittá degli Stati Uniti delle persone , nell’architettura ,
nei modi di fare delle persone , sembra un poco Berlino per la linfa vitale e
un poco Lisbona per i sali e scendi delle sue strade i tram e i ponti ( vedi
post su Lisbona) .
San Francisco è meno grande di quel che sembra ,
naturalmente parlando del centro e non considerando le zone periferiche che
preferiamo evitare.
Se a NY avevamo notato una forte presenta di portoricani , a
Miami di Cubani , a Los Angeles di messicani , a San Francisco indubbiamente la
presenza maggiore va di diritto agli
asiatici senza ombra di dubbio , ma non solo cinesi ma anche coreani ,
giapponesi , vietnamiti , la presenza asiatica nulla cittá è facilmente
riscontrabile.
Dopo aver fatto un giro per Chinatown ci dirigiamo verso il centro e constatiamo
che la cittá è tutta qua e se non fosse per le terribili salite si visiterebbe
sensa problemi.
Prima di rientrare ne “il tetto dove dormire” finiamo a
mangiare in una di quelle tipiche tavole calde tipo Katz a NY …che tanto
adoriamo ….non perché conoscessimo il posto ma bensí per la grossa presenza
della popolazione locale che cenava .
Ci sediamo direttamente al bancone e dopo aver ordinato
capiamo dalle dimensioni dei panini e dei gelati del perché ci fosse tutta
quella gente…. Dimensioni XXL per ogni panino accompagnato poi da mezzo kilo di
patate fritte .
Proprio nel locale constatammo il fatto che giá notammo in
altre cittá degli USA che l’americano non va a cena per godersi la serata ..ma
va a cena per riempirsi lo stomaco e basta .
Io e mia moglie avevamo notato gli sguardi un poco scocciati
dei camerieri quando tardavamo un poco a lasciare il nostro tavolo , infatti
non appena terminavamo di mangiare arrivava immediatamente il conto , come se
ti volessero invitare gentilmente a levarti dalle palle.
Quindi noi dopo il solito calcolo della mancia obbligatoria
gentilmente uscivamo via.
Altra caratteristica di tanti locali diurni / pomeridiani è
che il concetto di andarsi a bere una birra o un caffè e basta non è sempre
apprezzata .
O vai in uno Starbucks o cosa simile a prenderti un caffè
altrimenti nel bar vieni visto come un pezzente o un approfittatore .
Se invece decidi di prenderti solo una birra i camerieri ti guardano un poco male
se non ordini almeno un insalata o
qualsiasi cosa ad alto tasso di colesterolo , come a dire …se volevi solo una birra perché non te la bevi a casa tua
davanti al divano!!! …Americani !!
Il giorno dopo ci dirigiamo verso la visita ad Alcatraz
decidendo di percorrere tutto il lungo porto allungando di un bel pó ma in questo modo evitiamo le terribili
salite , purtroppo scopriamo all’arrivo al molo dove parte il traghetto per la
visita al THE ROCK che tutti i biglietti sono terminati fino ai prossimi 3
giorni …MERDA!
Scoraggiati e delusi proseguiamo allora verso la zona di
Fisherman quello che era il vecchio molo dei pescatori .
La zona è molto carina hanno ripreso le vecchie baracche dei
pescatori e ne hanno fatto un zona 100% turistica , con negozietti , ristoranti
, bar , giostrine da dove si puó ammirare in lontananza la famoso isoletta di
Alcatraz .
Proprio mentre passeggiavamo nella zona di Fisherman ci
appuntiamo a una visita in barca per vedere il Golden Gate ( il famoso ponte
rosso di San Francisco) e Alcatraz ( senza peró poter entrare).
Arrivando via mare verso l’isola prigione è impossibile non
notare che tutto il complesso è ormai un rudere , completamento abbandonato e
dimesso.
Mentre dalla terra ferma commentavamo che la distanza
dall’isola alla terra ferma non era poi cosí tanta e che alla fine fine era
possibile farla a nuoto , durante la navigazione ci rendemmo conto che le
correnti , il freddo e aggiungeteci pure il fatto che uno che sta in prigione
non è allenato…ebbene …conclusione …è invece impossibile potersela fare a nuoto
nel tentativo di un evasione a meno che non si abbia una barca …peró okkio in
barca bisogna anche remare forte altrimenti a seconda delle correnti la si
finisce in Cina …non a Cinatown ma direttamente alla sede principale.
Terminato poi di vedere anche l’impressionante ponte del
Golden Gate e concluso il tour andiamo a mangiare in uno dei tanti chioschi che
propongono in forma rustica , fritture di calamari , gamberi , granchi , tutti
freschissimi e ottimi e a poco prezzo.
Uno dei piatti principali che tutti apprezzavano , tranne a
noi , era un pane svuotato al suo interno con dentro una zuppa di granchio
…tutti ne andavano matti …ma non aveva un bell’aspetto sembrava di mangiare un
piatto di besciamella.
Cosí che optammo per un piatto di fritti , calamari merluzzo
, etc … VOLENDO fare gli alternativi quelli piú furbi di tutti ..decidemmo di
uscire dalla calca per poter mangiare piú tranquillamente e comodi fuori dalla
zona dei chioschi verso il molo…Non appena usciamo uno stormo di gabbiani ci
viene sopra per rubarci il pranzo !! Riusciamo ad evitarli rientrando nella
zona coperta …tra le risate generali delle persone …cosí che abbiamo capito del
perché la gente preferiva mangiare accalcata all interno dei chioschi e
all’esterno nessuno mangiava ma solo passeggiavano!!!
Terminata la mangiata e la bevuta , decidiamo di andare a
visitare la mitica Lombard Street a piedi cosí per digerire il pranzo.
Il tragitto che porta verso Lombard street sembra piú il
camino che porta alla fontana di Lourdes non per il paesaggio ma bensí per il
numero di disgraziati come noi ( e sono tanti) che decidono di farsela a piedi
…TANTO CHE VUOI CHE SIA LA FACCIAMO PIANO PIANO!! Per arrivare a Lombard Street
dal porto è un continuo incontrare nel marciapiede anziani li li per morire ,
grassoni a punto di infartarsi , uomini che trainano a fatica il passeggino con
sopra il bambino , alcuni con doppio passeggino perché aveva dei gemelli ,
donne in lacrime perché in tacchi , insomma un girone dantesco!
Peró quando arrivi in cima ti rendi conto della bellezza del
panorama e guardi dall’alto quelli che ancora si apprestano ad arrivare .
Terminato anche
questa visita torniamo verso il centro e
per fortuna è soltanto discesa.
La domenica di San Francisco è come una qualsiasi domenica
di qualsiasi altra cittá …tutto chiuso e deserto , aperto ben poco cosí per
bere e mangiare troviamo ben poca scelta …..per fortuna troviamo una pizzeria (
pizzeria …céra scritto pizzeria ma di pizza era solo lontana parente).
Ultimo giorno non poteva mancare il nostro solito giro nelle
zona malfamata , dopo aver visitato Alamo Square , tra una chiacchera e l’altra
, ci rendiamo conto che l’ambiente circostante è leggermente cambiato , niente
di pericoloso , peró non erano certo i membri delal famiglia Mulino Bianco
quelli che incrociavamo …passo rapido e alla fine dopo neanche troppo tempo
torniamo “al nostro mondo turistico”.
L’ultimo giorno lo dedichiamo allo shopping ma rimaniamo a
mani vuote …San Francisco ha poco da offrire e quello che offre è abbastanza
caro.
Passiamo la giornata
girovagando tra la zona di Castro per poi rientrare in albergo …scusate “nel
tetto dove siamo “ per preparare le
valigie per il rientro.
Partenza alle 07.00 e il bus che ci avrebbe portato
all’aeroporto sarebbe passato alle 04.30 del mattino e cosí durante l’attesa
inizio a chiacchierare con il ragazzo della reception …un hippy dei giorni
nostri , che sparava la musica di Jimmy Hendrix in tutta la Hall e di tanto in
tanto andava a farsi due tiri di
mariuana fuori dalla hall.
Durante la nostra chiacchierata mi spiegó che oramai per i
cittadini di San Francisco , vivere in cittá è diventato impossibile per quanto
sia cara , cosa che avevamo notato anche noi non appena vedemmo i prezzi degli
hotel e la loro qualità e che per una stanza come la nostra (20 mq) un ragazzo paga 600 dollari a settimana per starci tutto l’anno e il prezzo è anche
ottimo perché poi non paga ne luce , ne gas e internet mentre solitamente a
quel prezzo in tanti devono aggiungerci
quei costi che non sono per nulla economici.
All’arrivo del bus salutando il nostro “amico” hippy vedemmo
una San Francisco deserta che ci fece una pessima impressione , essendo un
giorno della settimana molti locali notturni alle 04.30 erano giá chiusi o
neanche avevano aperto, il panorama ci sembrava un film di zombie ..nelle
strade deserte sola la presenza di barboni e senza casa rompeva il silenzio.
Avevamo notato durante la permanenza che in cittá vi erano
tanti vagabondi e disperati , ma quella notte ci rendemmo conto di quanti
fossero , non potendosi “mischiare” con persone normali , essendoci solo loro
…ai nostri occhi si presentava il lato buoio e triste di una cittá che sino ad
allora ci apparve sempre solare e piena di vita , gioiosa , allegra ,
tranquilla e allo stesso tempo vivace ;
quella notata con gli zombie ci ha mostrato un altra San
Francisco , cupa , degradata , che ti abbandona al tuo destino e ti fa capire
che una cittá per quanti negozi Armani, Gucci e Prada possa avere per apparire
lussuosa , con le tenebre e tutti i negozi e locali chiusi svela poi la sua anima triste e povera , la realtà
nascosta durante il giorno , neanche nascosta ma che non si vede o non ci si fa
caso ma che prima o poi viene allo scoperto e non è un bel vedere.
Volo San Francisco – Barcelona si rientra a casa con
Scalo a Miami …che come temevo non aveva nessuna zona fumatori .. o
meglio c’era ! un bel giardinetto
chiuso per poter fumare …chiuso con cartello IN RIPARAZIONE !! Ma riparazione
cosa se è aperto … cosa cé da riparare in un giardinetto aperto !!!
Le contraddizioni dell’America.. lotta continua contro i
fumatori ma pasti e bevande ad alto
contenuto di colesterolo , auto ad alto tasso di inquinamento e aria condizionata al massimo a volontà!!
Per poter racchiudere il concetto di vita negli Stati Uniti
basta riflettere sul fatto che ti fanno gli hamburger da un kilo e ti
propongono di bere la birra light
perché ha meno calorie! Questa è l’America prendere o lasciare!!
Per capire l’America e gli americani bisogna prima capire queste loro
contraddizioni .