Dopo aver guardato l’ultima
puntata di Servizio Pubblico sullo stato económico dell’Italia e non solo dell’Italia
,mi colpí in particular modo i commenti
di normali cittadini intervistati , che mi portarono a pensare al concetto distorto che si ha adesso
del Capitalismo o meglio della figura del Capitalista di allora con quella di
adesso.
In passato per quello che
lessi e mi informai , non essendo io nato o troppo giovane per potermene
rendere conto , la figura del Capitalista era come una sorta di padre per i
propri impiegati , tal volta di padre padrone , ma sempre una figura guida per
i propri “figli”.
Il Capitalista era colui
che possedeva capitali , molti capitali e li
investiva a proprio rischio e spese nell’ industria , nella produzione.
Allora il Capitalista ,
era Capitalista quando poteva vantarsi di poter avere 100/200/ 500 lavoratori o
piú alle proprie dipendenze , dando da
vivere a 100/200/500 o piú famiglie ,
permettendo un istruzione ai loro figli , che in un futuro prossimo sarebbero sarebbero
potuti essere utili grazie ai loro studi
alla causa dell’azienda del Capitalista.
Il Capitalista si arricchiva di questo , dell’essere consapevole che la sorte di centinaia di famiglie era
nelle sue mani , o meglio nella sua testa , nel suo operato , nelle sue
decisioni.
I soldi contavano certo! , ma quei personaggi giá vivevano nell’agiatezza e rischiavano il proprio
capitale anche per il bene della comunitá.
I veri Capitalisti erano
quelli che entravano per prima in fabbrica e gli ultimi ad uscire , presenti
costantemente all’interno delle proprie aziende , conoscevano i processi di
lavorazione di quel che producevano , sapevano dove e come poter migliorare i processi produttivi , sapevano
quali migliorire apportare , conoscevano il proprio lavoro ,parlavano con i
propri operai , perché umilmente consci del fatto che solo la conoscenza di un operaio
, essendo in prima línea , poteva aiutarli a
correggere difetti e pregi del mecanismo
di produzione.
Quei vecchi Capitalisti che
facevano di cognome Agnelli , Ford , Ferrari , Olivetti , investivano
anche nei propri operai offrendoli la possibilitá di vivere nelle case
costruite in cittadine create
appositamente per gli operai e le
proprie famiglie e i figli di questi
frequentare le colonie aziendali in montagna o al mare.
Tutto ció sembra irreale
e utópico, ma era vero , il concetto di fabbrica , operai , direttori ,
presidente era piú simile al concetto di famiglia .
Con le proprie liti , le
proprie rivendicazioni , i propri malumori le proprie discussioni , proprio
come una famiglia .
I Capitalisti i loro
soldi li investivano nella produzione , nel sacrificio , nella produzione di un
bene , di un qualcosa tangibile, fino all’avvento della Borsa che cambió tutto.
Con la nascita della
Borsa , naque quell’idea e quel mito di poter far soldi in maniera piú semplice
e rápida , senza dover per forza di cosa dover matenere 500 famiglie.
Nacquero cosí altre
figure che si facevano chiamare Capitalisti , ma che in realtá altro erano che soli Speculatori , perché di
concetto Capitasta non avevano nulla , personaggi che tentavano e spesso
riuscirono ad arricchirsi , fare la bella vita,fuggire nel modo piú rápido possibile
dalla povertá senza nessuno sforzo e
molto spesso senza conoscere ció in cui ci si metteva.
Per quegli Speculatori ,
la richezza stava nelle belle auto , nei bei vestiti , nello sperpero del
denaro , nel vivere scialaquando soldi in maniera inutile , il non sempre
proprio denaro a scapito di tante
famiglie che vivevano al limite della povertá .
Nacquero le crisi , le
bolle e i fallimenti , perché Capitalista lo si é quando si investe il proprio
denaro , conoscendo i propri limiti , affrontando rischi che possano
pergiudicare oltre alla propia di famiglia ma anche quelle di altre 10/200/500 o piú ,.Famiglie
di operai che il capitalista conosceva e
cosí come conosceva i nomi e i volti dei
figli dei suoi stessi dipendenti e non sotto forma di numero di matricola o per
il códice fiscale o di rango.
Quelli rischiavano il proprio di denaro , quello messo su da una vitá , e non
quello degli altri o dattoli da un governo
(soldi dei contribuenti)
Quei Capitalisti , avevano
rispetto per il denaro , il denaro andava anche risparmiato per i peridodi di
vacche magre o per continuare a crescere investendo nella proprio fabbrica , non per investirli in azioni di borsa o
appartamenti o gioielli o auto di lusso .
Il denaro deve essere
usato per poter stare bene , che te ne fai di tante Somme di denaro , nascoste
sotto il materasso , o sotto il divano , cosí come Poggiolini quando
perquisirono la sua casa.
Quale é la soddisfazione
di possedere tanto denaro ? Per poi tenerlo dentro un materasso ! Ci si sente
piú ricchi ? Ci fa sentiré i piú potenti del mondo avere 20 mercedes d’oro come gli sceicchi? Si é il piú grandi di tutti se si
compra per 95 miliardi un
calciatore per la propia squadra di
calcio?
O sono piú ricco ,
rispettato e forte se grazie a me 100, 200, 500 o piú famiglie vivono grazie ai
miei sforzi e al mio coraggio?
Quale é il vero
capitalista?
Quello che va in mercedes
con il contratto del calciatore appena acquistato per 95 milioni di euro (
indebitandosi con le banche)
O quello che va in
mercedes con il contratto per la costruzione di una nuova fabbrica per ulteriori
95 operai che daranno da sfamare a 95 famiglie e che permetteranno di dar un
educazione ai propri figli?
Adesso di veri grandi
Capitalisti , che hanno saputo investiré e gestiscono il proprio Capitale , se
ne contano sulle dita delle mani , emarginati e offuscati da presunti , non mi
va neanche di definirli capitalisti , ma ciarlatani , venditori di fumo , che hanno
capovolto la pirámide dove prima il
Capitaslita era la base della pirámide , la punta che sosteneva da sola tutto il peso della pirámide
, in cui una sola persona riusciva a sostenere tutto il peso di una comunitá ,
adesso invece quella pirámide si é rovesciata e questi ciarlatani amziché stare
adesso nella base a sostenere da soli tutta la struttura , adesso sta al vértice
, sostenuti da tutta la comunitá che fa da base , laborando e sacrificandosi perché
lui possa stare in vetta , senza fare nessuno sforzo , ma guardando tutti dall’alto
grazie allo sforzo degli altri.